“EDUCATIONAL” O IMMORALI? DI CERTO BELLE E RARE, LE BANCONOTE USA DEL 1896

documents-button(di Roberto Ganganelli) | Tecnicamente, si tratta di tre “silver certificate”, ossia di biglietti cartacei convertibili in monete d’argento: parliamo di quelli da 1, 2 e 5 dollari che il Tesoro americano mise in circolazione nel 1896 e che ebbero vita brevissima, un solo anno. La cosiddetta “Educational series” avrebbe del resto avuto modo di rifarsi, dato che ancora oggi è considerata da molti esperti di cartamoneta come la più bella e raffinata in assoluto nella storia del denaro cartaceo a stelle e strisce. Una serie di tre pezzi, dicevamo, tutti basati su allegorie del progresso ad iniziare dal dollaro sul cui fronte la Storia istruisce la gioventù, impersonata da una giovane donna che addita ad un bambino l’obelisco  che si erge nella capitale Washington; al retro compaiono, dentro un ricco ornato, due ovali con i ritratti del presidente George Washington e della moglie Martha con ai lati, in alto, due figure mitologiche alate di gusto Liberty.

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La banconota da 2 dollari raffigura al fronte la Scienza che “presenta” le potenzialità  del vapore e dell’elettricità al Commercio e all’Industria, affinché se ne avvalgano per lo sviluppo economico e sociale della nazione; al retro i ritratti, assai espressivi, dei due inventori Robert Fulton e Samuel Morse: il primo fu il padre dei battelli a vapore che solcavano il Mississippi, il secondo fu tra gli ideatori del telegrafo dando il suo nome al famoso alfabeto formato da punti e da linee.2

Il massimo taglio della “Educational series” simboleggia infine l’Elettricità come forza dominante del mondo mentre al verso è raffigurato il generale Ulysses Grant, vincitore della Guerra di Secessione e presidente degli Stati Uniti tra il 1868 ed il 1877, assieme al generale Phillip Sheridan. Quest’ultimo, in particolare, fu uno degli eroi nella cruenta campagna contro i sudisti, vincitore di numerose battaglie fondamentali tra cui quella di Appomatox, che costrinse alla resa il generale Lee.

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Ma perché le tre belle banconote ebbero vita così breve? Furono alcune associazioni femministe e moralizzatrici che scatenarono una violenta campagna contro questa emissione dato che, a loro modo di vedere, le figure femminili che impresse sulle banconote indossavano abiti troppo “leggeri” e in parte trasparenti, che non nascondevano abbastanza delle loro prosperose forme, tanto da farle considerare come “oscene” per la smodata sensualità che esprimevano. Alcuni cassieri di banca della città di Boston, inoltre, iniziarono a rifiutarsi di accettarle in pagamento e ciò diede vita all’espressione gergale “banned in Boston” quale sinonimo di comportamento censorio e puritano.

A ciò si aggiunga che le figure alate al verso dei tagli da 1 e da 5 dollari, in puro stile Liberty, furono considerate addirittura esempi di paganesimo e di lussuria. Le lobby, oggi come allora, avevano molto peso negli Stati Uniti e il Tesoro fu così costretto a ritirare dalla circolazione i “dirty dollars” con la rassicurazione di sostituirle, già l’anno seguente, con una serie  più “rispettosa della morale”.

Le tirature dei “dirty dollar” furono per l’epoca piuttosto consistenti: 57 milioni di esemplari per la banconota da 1 dollaro, 20 milioni per quella da 2 e 35 milioni per quella da 5. La loro attuale rarità sul mercato e le valutazioni che questi splendidi esemplari raggiungono nelle aste sono dovute proprio alla “campagna di moralizzazione” che portò gran parte di questi biglietti, dopo una breve circolazione, a finire direttamente negli inceneritori.