DON BOSCO, UN SANTO DA RICORDARE E DA COLLEZIONARE

documents-button(di Amedeo Imperatori) | Da poco si sono conclusi i festeggiamenti del bicentenario della nascita di san Giovanni Bosco, il santo dei giovani, nato a Castelnuovo d’Asti, oggi Castelnuovo Don Bosco, nel Monferrato, il 16 agosto 1815 da una famiglia di poveri contadini. Giovanni frequenta con profitto le scuole primarie e il liceo; a vent’anni entra in seminario a Chieri, studia con passione e volontà ottenendo buoni risultati. Nel 1841 viene ordinato sacerdote, svolge la sua prima missione a Torino. Per tutta la vita si dedica ai giovani della fascia più povera contadini e operai costretti a lavorare in condizioni disumane. Apre un oratorio a Valdocco dove il santo sarebbe rimasto fino alla morte avvenuta il 31 gennaio 1888 L’oratorio viene dedicato a san Francesco di Sales, che viene eletto a protettore dei Salesiani. Con i primi ragazzi, tolti dalla strada e dalla miseria, con l’aiuto di alcuni collaboratori dà inizio ad una scuola per muratori e successivamente scuole professionali di elettricisti, fabbri, sarti, calzolai, grafici e falegnami. Da questo piccolo nucleo di volontari ha inizio la congregazione Salesiana.  Nel 1846 giunge a Valdocco anche la amdre di don Bosco, mamma Margherita, che si è presa cura con passione materna di tanti giovani poveri e abbandonati. Caratteristica dell’opera di don Bosco è l’onestà, la serietà, la benevolenza e l’allegria.

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Medaglia del 1988, opera di Enrico Manfrini, dedicata a don Bosco nel centenario della morte (source: author)


Queste semplici regole e l’atteggiamento dei collaboratori caratterizzano il suo sistema educativo. La Regola salesiana viene approvata ufficialmente dalla Chiesa nel 1873. In quegli anni si verificano anche le prime partenze dei missionari salesiani verso l’America dove tanti italiani emigravano. Per questi emigrati don Bosco nel 1877 pensò di istituire il “Bollettino salesiano” (ancora oggi esistente) per tenerli informati di ogni cosa che succedeva in Italia.

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Coniazione dell’Associazione Missioni Don Bosco creata da Mauro Baldessari (source: author)


Giovanni Bosco non è soltanto il santo più popolare della Torino ottocentesca ma uno dei personaggi più rilevanti della nostra storia moderna sia come educatore che come difensore delle categorie più deboli. E’ stato narrato e studiato nella sua vita e nella sua personalità da scrittori, registi, uomini politici e persino industriali.  Nella cripta del santuario di Maria Ausiliatrice a Valdocco viene raccolto catalogato tutto ciò che può documentare la storia Salesiana: libri, riviste, fotografie, santini, medaglie e francobolli.

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Un altra medaglia del maestro Baldessari dedicata ai Salesiani e al loro fondatore (source: author)


I Salesiani sono presenti in 132 paesi dei cinque continenti, con 1823 case, 15.536 membri  di cui 121 vescovi. Don Bosco da sempre è stato di grande richiamo per i collezionisti filatelici e numismatici; le poste di tutto il mondo in occasione di ricorrenze o anniversari, l’hanno sempre commemorato con tantissimi emissioni di francobolli, i medaglisti hanno arricchito le proprie collezioni con medaglie e placchette di anniversari di oratori, chiese, scuole e canonizzazioni. In questo articolo ve ne presentiamo alcune, a ricordo di uomo – oltre che di un santo della Chiesa – che ha dedicato la sua vita all’infanzia, segnando in positivo intere generazioni.