DANTE APPRODA DI NUOVO SUI 2 EURO: STAVOLTA TOCCA A SAN MARINO

documents-button(di Antonio Castellani) | Nel lontano 1265, sette secoli e mezzo fa, nasce a Firenze Dante Alighieri, padre della lingua italiana ed autore della “Divina commedia”. Il grande poeta, in realtà, secondo quanto riferisce il figlio Jacopo – anch’egli poeta, sebbene meno celebrato – si chiamava in realtà Durante; anche la data di nascita, del resto, è presunta a partire dalle sue opere, dal momento che il “Sommo poeta” indica il 1300 – anno del suo viaggio immaginario nell’aldilà – come “il mezzo del cammin di nostra vita” riferendosi all’opinione, in voga all’epoca, che considerava di settant’anni la durata di una compiuta esistenza umana. Alcuni versi del “Paradiso”, infine, collocano la nascita del grande poeta e scrittore sotto il segno dei gemelli, quindi tra il 22 maggio e il 13 giugno.

001Dante Alighieri ritratto da Sandro Botticelli (source: Wikipedia)

Tra i padri del “dolce stil novo”, letterato, filosofo e uomo politicamente impegnato e battagliero nella fazione dei guelfi bianchi (potremmo chiamarli dei “moderati”, da una parte fedeli al papa ma al tempo stesso contrari ad un’eccessiva crescita del potere temporale), l’Alighieri ricopreincarichi in varie magistrature fiorentine ed è, per la città toscana, ambasciatore e priore. Compone testi fondamentali per la definizione della lingua volgare, dalla quale si sarebbe sviluppato l’italiano: le “Rime”, la “Vita nova”, il “Convivio” e il “De vulgari eloquentia”. Con il “De monarchia”, composto tra il 1310 e il 1313, l’Alighieri teorizza un impero universale, il cui reggitore è tale per volontà divina ma non sottomesso al pontefice: una posizione originale e che desta scalpore. Esiliato dai guelfi neri nel 1302, mentre si trova a Roma presso papa Bonifacio VIII, Dante non rivedrà mai più Firenze peregrinando tra Bologna, Pistoia, la Lunigiana e Forlì, per terminare i suoi anni a Ravenna dove muore il 14 settembre 1321 e dove ancora oggi riposano i suoi resti.

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Il primo bozzetto della 2 euro sammarinese dedicata al poeta (source: U.F.N. San Marino)

I settecentocinquant’anni dalla nascita di Dante Alighieri – al centro di eventi di studio e celebrazioni un po’ in tutt’Italia – saranno ricordati anche da una moneta celebrativa che verrà emessa dalla Repubblica di San Marino, tramite il Segretariato alle Finanze e l’Ufficio Filatelico Numismatico, il prossimo 8 aprile. Con nominale da 2 euro, coniata in 100 mila esemplari, sarà distribuita in blister speciale al prezzo di 15 euro (esclusa l’I.V.A. al 22% per i clienti residenti in Italia). Annalisa Masini, l’autrice, ha scelto per questa bimetallica il profilo del poeta dipinto a tempera su tela da Sandro Botticelli attorno al 1495 e oggi conservato in una collezione privata a Ginevra. Dal bozzetto, che vi presentiamo in anteprima, il ritratto appare vigoroso e solenne, laureato come si conviene ed occupa la metà sinistra del tondello interno. In verticale, un cartiglio riporta il nome DANTE in caratteri onciali, tipici del Due-Trecento, mentre a destra figurano il nome dello Stato (SAN MARINO, ancora in onciale), le date 1265 e 2015, il segno di zecca (R, dato che come d’uso la moneta è stata coniata dall’I.P.Z.S. a Roma) e le iniziali AM dell’autrice.

003Un raro esemplare di prova delle 500 lire plasmate da Goffredo Verginelli nel 1965 per l’Italia (source: archive)

In passato, oltre che sui 2 euro italiani di ordinaria circolazione, Dante Alighieri è stato omaggiato in moneta dalla Repubblica Italiana nel 1965, con la prima 500 lire in argento commemorativa della storia, entrata anche nella normale circolazione; innumerevoli, invece, le medaglie coniate per il poeta e le sue opere, tanto da aver dato vita in passato ad una Biennale della Medaglia dantesca – che si è tenuta più volte a Ravenna – e ad un maestoso volume “Dante Alighieri nelle medaglie della collezione Duilio Donati” edito dal Centro Dantesco dei Frati minori convenutali di Ravenna nel 2002 a coronamento di una grande mostra medaglistica sul personaggio.