(di Roberto Ganganelli) | Già dopo la prima tornata di votazioni, che ha deciso le dieci monete vincitrici dei premi di categoria nel concorso indetto, come ogni anno, dall’americana Krause Publications, si era intuito che i 50 euro d’Austria emessi nel 2013 e dedicati – nella serie “Klimt e le sue donne” – al capolavoro dal titolo “L’attesa” sarebbero stati una delle monete più papabili per il riconoscimento assoluto di “Coin on the year” 2015 riservato alle coniazioni con data 2013. Un riconoscimento meritato e che, infatti, è puntualmente arrivato dallo spoglio dei voti inviati online dai giurati sparsi in tutto il mondo e appena resi noti dagli organizzatori. A ricevere il globo di cristallo simbolo del “Coty” sarà dunque il prossimo 31 gennaio, alla World Money Fair di Berlino, la zecca di Vienna per una coniazione aurea di rara perfezione e che, al meglio, ha saputo rendere la bellezza dell’opera di Klimt.
In realtà, quella che è nota come “L’attesa” altro non è che parte di un dipinto più articolato, dal titolo “L’albero della vita”. L’albero della vita è un simbolo importante utilizzato da molte religioni, filosofie e mitologie; indica il collegamento tra cielo e terra e il mondo sotterraneo, ma per gli amanti di Klimt, il dipinto ha anche un altro significato, essendo l’unico paesaggio creato dall’artista durante il suo periodo di massimo fulgore creativo. Klimt, per l’opera, usò tecniche di pittura ad olio con vernice d’oro.
“L’albero della vita” di gustav Klimt dipinto nel 1905 (source: web)
Il concetto di albero della vita è illustrato dal dipinto di Gustav Klimt in maniera audace e originale. I rami, con un movimento vorticoso, ricreano un simbolismo mitico, suggerendo la perpetuità della vita. I rami piroettano, si avvolgono a spirale e ondeggiano, creando un groviglio di rami forti, lunghe propaggini e fragili fili, espressione della complessità dell’esistenza umana. Con i suoi rami verso l’alto, l’albero della vita ha radici nel terreno sottostante, creando il collegamento tra cielo e terra. L’albero della vita illustrato da Klimt crea sottende anche il determinismo che regola ogni essere vivente che nasce, cresce e infine, nonostante l’anelito al cielo, ritorna nella terra.
L’opera è anche espressione del genere maschile e di quello femminile. Il femminile espresso nel dipinto simboleggia sostentamento, cura e crescita, mentre il maschile si esprime attraverso l’uso di rappresentazioni falliche. Da queste differenze, e dalla loro unione, nasce la vita. Altri sostengono che il dipinto simbolegga l’unione tra più grandi virtù dell’uomo che sono la forza, la saggezza e la bellezza. Mentre l’artista utilizza una ricchezza di simboli, vernice d’oro e altre tecniche per illustrare un mondo magico, la presenza di un singolo uccello nero attira lo spettatore verso la parte centrale dell’opera. L’uccello nero è “memento” di che tutto ciò che ha anche un inizio ha una fine.
Bellissima, la moneta d’Austria vincitrice del “Coty” 2015 (source: Münze Osterreich)
La parte sinistra della maestosa opera di Klimt – che risale al 1905 e che si trova al Palais Stoclet di Bruxelles, edificio per il quale fu originariamente realizzata – è conosciuta con il titolo de “L’attesa” ed è soggetto del rovescio anepigrafe della moneta austriaca premiata come la più bella del 2013. Con un sapiente uso dei rilievi, di superfici satinate e a specchio, la 50 euro viennese esalta la bellezza dell’opera di Klimt, il profilo della ragazza e i raffinati decori geometrici che la circondano; la moneta è stata realizzata in oro 986/.. con diametro di 22 millimetri e peso di 9,86 grammi. Prodotta in 30 mila esemplari, al dritto raffigura invece l’albero della vita e l’uccello nero che, nel dipinto, vi si trova appollaiato. Elegantissima anche la composizione delle brevi legende – il nome del paese emittente e il valore nominale – delineate con caratteri di gusto coevo all’opera raffigurata ed inscritti all’esterno di tre lati di un quadrato centrale.
Leggi qui l’articolo su tutti i premi di categoria assegnati nell’ambito del concorso “Coty” 2015.