“AUREA ROMA”: MONETE E MEDAGLIE PER IL VOLTO DELL’URBE

documents-button(di Antonio Castellani) | E’ stato presentato il 4 marzo in Vaticano, nella Sala Barberini della Biblioteca Apostolica, il volume “Aurea Roma. La storia urbanistica di Roma attraverso le medaglie papali” edito in collaborazione tra la B.A.V. e l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato e firmato da Giancarlo Alteri, conservatore emerito del Medagliere Vaticano. Due istituzioni – la Biblioteca Vaticana e la Zecca dello Stato – che a Roma nascono entrambe e si sviluppano intrecciando le proprie vicende con quelle dell’Urbe, così come le monete imperiali romane e le medaglie papali, per parte loro, intrecciano la loro minuta materialità con la maestosità dei monumenti ergendosi, entrambe, a protagoniste.

001La presentazione di “Aurea Roma”: da sinistra Eleonora Giampiccolo, Jean-Louis Brugués, Domenico Tudini e Cesare Pasini (source: author)
002Cornice d’eccezione, la Sala Barberini della B.A.V., per l’evento del 4 marzo (source: author)

Edifici pubblici e privati antichi e moderni – fra cui basiliche, cattedrali e chiese, residenze gentilizie e sedi istituzionali, piazze e opifici – sono stati infatti tra i soggetti più significativi sia nella monetazione imperiale che da committenti e medaglisti, sia in virtù della loro maestosità, armonia e complessità sia per i tanti livelli di lettura – storica, artistica, simbolica – che una facciata barocca, un colonnato rinascimentale o un semplice dettaglio costruttivo sono in grado di evocare. Le stesse fasi del processo creativo e produttivo della medaglia, a ben vedere, possono essere paragonate ad una progettazione e ad una realizzazione architettonica. A motivo di esigenze funzionali, estetiche e comunicative, infatti, la distribuzione delle geometrie, dei volumi e delle masse, dei rilievi e dei piani di fondo come pure la presenza – o, viceversa, l’assenza – di elementi di simmetria e modularità la medaglia è assimilabile, in una certa qual misura, ad un piccolo “edificio”, una “fabbrica”, una costruzione polisemantica cui solo la natura metallica conferisce apparente unitarietà e compattezza.