A DIFENDERE LE BANCONOTE? CI PENSANO GLI ANELLI DI OMRON!

documents-button(di Roberto Ganganelli) | No, nessun riferimento alla saga di Tolkien o a mondi fantastici popolati di elfi e altre strane creature: gli anelli del titolo sono uno dei dispositivi antifalsificazione legati alla produzione di cartamoneta più avanzati (e meno pubblicizzati) esistenti tuttora al mondo anche se, a quanto si sa, il loro utilizzo è iniziato quasi vent’anni fa, nel 1996. A tentare di saperne di più ci si è messa niente meno che la Bbc inglese il cui portale di approfondimenti Bbc Future ha pubblicato un ampio articolo, a firma di Chris Baraniuk, dal titolo “The secret code of British banknotes”. Grande fu la sorpresa di alcuni ricercatori di un laboratorio industriale di Cambridge, nei primi anni dello scorso decennio quando, arrivata in azienda una fotocopiatrice-scanner Xerox di ultima generazione decisero di testarla tentando di digitalizzare l’immagine più complessa che si trovarono sottomano: quella di una banconota da 20 sterline e di una da 10 euro. La macchina, infatti, non restituì la copia fedele del biglietto di banca bensì un messaggio in varie lingue che sottolineava come la copia di banconote fosse un procedimento illegale.

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Gli “anelli di Omron” su una banconota inglese (source: web)


Responsabile della “magia”, ieri come oggi, è un codice grafico speciale che, se risulta pressoché invisibile o appare soltanto “decorativo” all’occhio umano, a quello dei dispositivi ottici di tipo digitale si trasforma in una sorta di messaggio di allerta che fa “riconoscere” la natura dell’oggetto di copia come denaro e ne impedisce di fatto la digitalizzazione. Composti in varie e complesse configurazioni, i cerchietti del codice Omron (detti “donuts”, ossia “ciambelle” in inglese”) vengono riconosciuti da scanner e fotocopiatrici – grazie ad un software segreto – e trasformati in comandi che bloccano la normale acquisizione dell’immagine.

Anche le euro banconote sono dotate di questo dispositivo, fin dalla loro prima introduzione nel 2002, ma è chiaro che le autorità non abbiano mai posto l’accento su questo come su altri dispositivi di sicurezza, ancora più segreti, che sono stati integrati nei biglietti di banca. Come, del resto, non si è mai dato troppo spazio sui media, anche specializzati, all’accordo riservato che Xerox e altre aziende del settore hanno stipulato con il Deterrence Group Central Bank Counterfiet, un consorzio di 32 banche centrali di tutto il mondo, per salvaguardare dalla “troppa efficienza” dei dispositivi digitali di nuova generazione quello che resta uno dei prodotti più sensibili del sistema geopolitico globale: la cartamoneta. Per approfondire quanto scoperto da Chris Baraniuk leggi qui. Per conoscere maggiori dettagli su EURion Constellation, l’applicazione del sistema Omron alle euro banconote e alla cartamoneta mondiale in genere, leggi qui.