8 APRILE: CON UNA MEDAGLIA DALMINE RICORDA LA LIBERAZIONE

documents-button(di Roberto Ganganelli) | Verrà presentata nella serata di mercoledì 8 aprile alle ore 20.45 nella Sala consiliare del Comune di Dalmine (Bg) la medaglia voluta dalla cittadina lombarda in ricordo dei settant’anni dalla Liberazione e dalla fine della II Guerra Mondiale. La cerimonia, cui parteciperà anche il presidente del Circolo Numismatico Bergamasco Gianpietro Basetti e che è aperta alla cittadinanza e agli appassionati, vedrà al centro una coniazione commemorativa modellata e realizzata dal maestro Luigi Oldani che avrà una tiratura di 150 esemplari numerati in bronzo patinato e un diametro di 70 millimetri. Nel suo originale stile, il medaglista ha saputo coniugare immediatezza comunicativa e semplicità con una modellazione essenziale e sicura, nella quale le brevi iscrizioni sono state composte in modo armonioso con le iconografie e in maniera da comunicare – in linea con il soggetto iconografico – leggerezza e modernità.

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Il bozzetto originale della medaglia realizzata, su commissione del Comune di Dalmine (Bg), da Luigi Oldani per il 70° della Liberazione (source: Oldani)


Due colombe in volo, una di fronte e una vista da tergo, si intrecciano in un armonico gioco d’ali e di volumi al dritto, lasciando spazio al rovescio allo stemma comunale. Abbiamo intervistato l’autore chiedendo di darci una interpretazione più personale, al di là dell’universale simbologia di pace legata al simbolo della colomba, di questa sua nuova opera: “Il  pensiero che mi ha portato a questa raffigurazione è questo: evocare il senso di libertà di un volo libero e, nella la colomba in arrivo vista di schiena, con quei segni profondi, che danno sì, il senso di movimento del volo, rappresentare anche le ferite, le vittime, che questa conquista ha inevitabilmente causato. La colomba in primo piano – prosegue Oldani – con le sue ali, va anche ad ‘incorniciare’, a proteggere la seconda, che è sì più piccola – per dare prospettiva e profondità – ma vuole, in un certo senso, anche rappresentare la tenera età di questa libertà conquistata. Una libertà che ha sempre bisogno di protezione”.

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I due modelli in plastilina e in gesso del dritto, passaggi preliminari verso la realizzazione finale per coniazione (source: Oldani)


Il sindaco di Dalmine, Lorella Alessio, commenta invece con queste parole la medaglia: “Il settantesimo anniversario della Liberazione del nostro Paese dal giogo nazifascista ci impone una riflessione sull’attualità degli ideali di quanti, dopo l’8 settembre 1943, hanno scelto di abbracciare la causa della Resistenza e della lotta partigiana. I valori che muovevano questi uomini e queste donne rappresentano infatti il cardine della nostra Costituzione, e come tali vanno quotidianamente difesi: penso soprattutto alla pace e alla democrazia, alla solidarietà verso chi è nel bisogno, alla politica intesa come servizio alla collettività. Questa medaglia vuole essere un tributo a tutti i dalminesi che hanno condiviso i valori dell’antifascismo, che non hanno chinato il capo ma hanno lottato fino a dare la propria vita: è grazie a loro se oggi possiamo vivere in un Paese libero e democratico”.

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Fusione in bronzo dalla quale saranno ricavati punzone e conio della medaglia dal titolo “Come un battito d’ali. Nel frastuono silente, nel silenzio friusciante” (source: Oldani)
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La medaglia coniata con al rovescio lo stemma del Comune di Dalmine (source: Oldani)