“HOLEY DOLLAR AND DUMP”: UNA STORIA LUNGA DUE SECOLI

documents-button(di Elisa Sixt) | Nel 2013 la zecca di Perth, Australia, ha emesso un set d’argento per commemorare il duecentesimo anniversario del primo holey dollar and dump australiano. Questa moneta è molto importante a livello storico perché, di fatto, segnò l’inizio della monetazione indipendente dell’ex colonia inglese e ha assunto un valore commerciale di prima importanza tanto che i pochi originali rimasti vengono contesi da accaniti collezionisti numismatici alle aste (l’ultimo record è stato battuto proprio nel 2013, quando Coinworks ha venduto un holey dollar and dump per 495 mila dollari). Il dritto dell’holey dollar (letteralmente “dollaro bucato”) replica il dollaro spagnolo originale, inclusa la legenda (DEI GRATIA 1788 CAROLUS III), al rovescio compare il ritratto della regina Elisabetta II circondato dalla legenda ELISABETH II AUSTRALIA 2013 . 1 DOLLAR. Stessa cosa per quanto riguarda il dump (“soldo”, ossia la parte centrale): il dritto replica l’originale ottocentesco con la corona centrale e la legenda NEW SOUTH WALES . 1813, al rovescio il ritratto della regina d’Inghilterra e la legenda ELISABETH II AUSTRALIA 2013 . 25 CENTS.

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La doppia commemorativa australiana del 2013 dedicata all’holey dollar and dump (source: Perth Mint)


La storia di questa moneta è molto interessante. Il Nuovo Galles del Sud, in Australia, venne infatti fondato dagli Inglesi nel 1788 come colonia penale. Inizialmente non si pensava che potesse svilupparsi economicamente e quindi non era stata predisposta una valuta locale. Tuttavia, ben presto, la colonia iniziò ad espandersi ed a divenire florida, grazie a nuovi insediamenti creati dagli ex detenuti e dai coloni arrivati in cerca di fortuna al termine delle guerre napoleoniche (1815).  Il territorio cominciò quindi ad avere una vita propria, al di là della sua funzione di colonia penale. Venivano utilizzate monete provenienti da tutti i paesi con cui avevano contatti commerciali, ma esse non erano sufficienti. Gli alti ufficiali corrotti del Nuovo Galles del Sud controllavano un florido mercato dominato dal rum e in mancanza di denaro contante utilizzavano le cambiali, spesso contraffatte, divenendo ricchi e influenti. Si era tornati a un sistema economico fondato sul baratto: la moneta era stata sostituita dal rum, causando problemi di alcolismo diffuso e dissolutezza. Per porre fine a questa situazione di corruzione e degrado in cui era caduta la colonia, nel 1813 il lungimirante governatore Lachlan Macquarie utilizzò un espediente per ottenere un maggiore numero di monete in breve tempo. Comprò 40.000 dollari spagnoli (pari a 10.000 sterline) dalla Compagnia delle Indie Orientali per produrre nuova moneta e quindi stabilizzare l’economia della colonia. Per la realizzazione delle monete venne scelto l’ex galeotto William Henshall, che in Inghilterra aveva lavorato come placcatore e coltellinaio, ma soprattutto era stato condannato nel 1805 a scontare sette anni come falsario. Ottenne un’abbreviazione della pena, oltre al ricongiungimento con la famiglia in Australia, proprio per aver fornito alle autorità informazioni sugli altri falsari e sui metodi per combattere questo crimine.

I dollari spagnoli (di Ferdinando VI, Carlo III, Carlo IIII e Ferdinando VII), che grazie all’ampia circolazione divennero la prima moneta mondiale verso la fine del XVIII secolo con valore legale negli Stati Uniti fino al 1857, vennero perforati ottenendo i tasselli centrali (dump) dal valore di 15 pence e gli anelli esterni (holey dollar) dal valore di 5 shillings.  Entrambi venivano ribattuti con un nuovo disegno sui dump (una corona sul dritto e il valore sul rovescio) e una sovrastampa intorno al foro degli Holey Dollars (la nuova autorità emittente NEW SOUTH WALES sul dritto, il valore sul rovescio). Pare che Henshall, il primo capo della zecca australiana, avesse utilizzato un maglio a caduta libera: la mazza battente munita di stampo piombando sulla moneta posta su un’incudine, anch’essa munita di stampo, la taglia e contemporaneamente le dà le nuove impronte sul dritto e sul rovescio. Per gli holey dollar and dump vennero utilizzati numerosi conii, su molti dei quali compare anche l’iniziale di Henshall (H). Questo metodo di riutilizzare monete in circolazione per crearne di nuove non era nuovo: sempre nel 1813 il governatore dell’Isola del Principe Edoardo, in Canada, perforò tutti i dollari spagnoli in circolazione e li contromarcò, ottenendo così holey dollar da 5 scellini e dei dump da uno scellino.

001Uno dei rari holey dollar and dump rimasti sul mercato (source: archive)


L’idea di perforare i dollari spagnoli spagnoli rispondeva a molteplici esigenze: innanzitutto, il metodo di realizzazione rendeva gli holey dollars and dumps poco attraenti ai falsari, poi permetteva di ottenere due monete da una, raddoppiando quindi il quantitativo di moneta circolante nella colonia e aumentandone il valore del 25%. Infine, i dollari spagnoli una volta che erano stati così modificati non venivano più accettati al di fuori del New South Wales e così finalmente Macquarie riuscì ad impedire la fuoriuscita delle monete dal territorio. Gli holey dollar and dump divennero la prima “valuta ufficiale nazionale” australiana.

Dal 1822 queste monete iniziarono ad essere sostituite dalle sterline; tra il 1826 e il 1829 (anno in cui venne reimposto lo standard della sterlina) vennero ritirate ufficialmente dalla circolazione e spedite a Londra per essere fuse e vendute come argento bullion. Secondo le stime, “sopravvissero” appena 300 Holey Dollars e un migliaio di dump, la maggior parte dei quali coniati in Messico e ora molto ricercati dai collezionisti. Oltre per la loro interessante storia, sono infatti un simbolo intangibile della transizione del New South Wales da colonia penale a libero insediamento sotto la guida del governatore Lachlan Macquarie, da molti ricordato come il vero fondatore dell’Australia come nazione. Dal XX secolo il modello degli holey dollar and dump è stato utilizzato in varie occasioni per realizzare monete commemorative, oltre a quella, come abbiamo visto, del 2013 anche ad esempio nel 2006 per la Fifa World Cup.