AUREI LONGOBARDI A CIVIDALE, UN SUCCESSO CHE CONTINUA

documents-button(di Antonio Castellani) | Il Museo Archeologico Nazionale di Cividale, al primo posto tra i Musei nazionali del Friuli Venezia Giulia per crescita di visitatori e introiti (più 33% e più 44% nell’ultimo anno), dopo i successi di pubblico del 2014 ha ripreso le proprie attività nell’anno appena iniziato con nuove proposte e percorsi il programma di valorizzazione e diffusione della conoscenza del patrimonio archeologico del Cividalese. Ben trentuno gli eventi già programmati da gennaio a maggio. Il primo è stato “Aurei Longobardi. La collezione di monete longobarde della Crup nell’esposizione del Museo Archeologico Nazionale di Cividale del Friuli” e si è svolto giovedì 15 gennaio con la ripresentazione al pubblico, in occasione della stipula del nuovo contratto di comodato tra Fondazione Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone e il Museo, dell’importante collezione numismatica di aurei longobardi, una delle principali raccolte al mondo di emissioni in oro di questo tipo. La collezione, 56 monete di proprietà della Fondazione, conservate in comodato gratuito presso il museo e del quale costituisce ormai parte dell’esposizione permanente, fu creata dalla Fondazione Crup con due successive acquisizioni avvenute sul mercato antiquario italiano ed europeo e annovera esemplari rarissimi e di eccezionale interesse storico e numismatico. La raccolta è costituita da monete più antiche, databili tra fine VI e terzo quarto del VII secolo, emesse da zecche non longobarde, e da emissioni della zecca regia di Pavia e del Ducato di Benevento che arrivano alla metà del VII secolo.

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La copertina del saggio-catalogo dedicato agli aurei longobardi di Cividale (source: archive)


Rinnovando il contratto di comodato la Fondazione Crup realizza le proprie finalità di tutela e di valorizzazione del patrimonio artistico locale – di cui la collezione delle monete rappresenta una parte significativa – permettendone la fruibilità di turisti, studiosi e appassionati. Le 56 preziose monete sono accessibili e visibili anche online. A seguito di un’accurata schedatura, infatti, la collezione è entrata a far parte dell’archivio del catalogo virtuale “R’accolte (l’arte delle Fondazioni)” realizzato da Acri e di Sirpac coordinato dal Centro regionale di catalogazione e restauro dei beni culturali. Ambedue sono raggiungibili dal sito web della Fondazione Crup www.infondazione.it.

All’evento del 15 gennaio erano presenti il direttore del Museo Archeologico Nazionale, Fabio Pagano, e il vice presidente della Fondazione Crup, Oldino Cernoia, mentre a presentare la collezione inquadrandola sotto il profilo storico-scientifico è stato Lorenzo Passera, esperto numismatico che ha curato la catalogazione del complesso insieme a Serena Vitri, in un volumetto pubblicato nel 2007 per i tipi della Editreg.