LA CARITA’ DI RAFFAELLO RISPLENDE NELL’ORO DEL VATICANO

documents-button(di Antonio Castellani) | “Carità” è un termine derivante dal latino caritas (benevolenza, affetto, sostantivo di carus, ossia caro, amato), a imitazione del greco chàris (cioè grazia). Nella teologia cristiana, la Carità è una delle tre virtù teologali, insieme alla Fede e alla Speranza. Carità indica amore disinteressato nei confronti degli altri e si ritiene che essa realizzi la più alta perfezione dello spirito umano, in quanto al contempo rispecchia e glorifica la natura di Dio, anche fino al sacrificio stesso dell’essere umano. Attraverso l’esercizio della Carità l’uomo realizza il comandamento dell’amore lasciato da Gesù Cristo ai suoi discepoli e ottiene la pazienza di sopportare i mali terreni per aspirare alla felicità eterna: “Allora si accostò uno degli scribi che li aveva uditi discutere, e, visto come aveva loro ben risposto, gli domandò: ‘Qual è il primo di tutti i comandamenti?’. Gesù rispose: ‘Il primo è: Ascolta, Israele. Il Signore Dio nostro è l’unico Signore; amerai dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza. E il secondo è questo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. Non c’è altro comandamento più importante di questi’” (Mc 12, 28-31).

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Dritto e rovescio della 200 euro che sarà emessa dal Vaticano il prossimo 4 dicembre (source: Ufn Scv)

Papa Benedetto XVI ha dedicato un’enciclica alla carità, dal titolo “Deus caritas est” mentre il suo successore papa Francesco ha recentemente sottolineato, in un suo discorso: “State attenti alla ‘fede cosmetica’. Preferite la carità concreta”. L’Ufficio Filatelico Numismatico del Governatorato Vaticano, per parte sua, ha deciso di celebrare la terza delle virtù teologali con una prestigiosa moneta da 200 euro in oro con la quale si chiude il programma numismatico annuale 2014. In emissione il prossimo 4 dicembre, realizzata in appena 499 esemplari dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato su modelli di Cristina De Giorgi e conii incisi da Ettore Lorenzo Frapiccini, la moneta (titolo 917/.., mm 38,50 per g 40,00 di peso) propone al dritto un ritratto di papa Francesco, di tre quarti e a mezzo busto e legenda FRANCISCVS P. P. A. D. MMXIV . S. P. II; al rovescio una delicata rappresentazione allegorica della Carità come appare nella Pala Baglioni di Raffaello che si trova esposta nella Pinacoteca dei Musei Vaticani. Secondo un’iconografia classica dell’arte cristiana, la Carità ha infatti le sembianze di una giovane donna carica di figli. Il rovescio è completato dal nome del paese emittente (CITTA’ DEL VATICANO) dal valore (200 | EURO) e dal segno di zecca. Il taglio è rigato, il prezzo di emissione commisurato al “peso” (in tutti i sensi) dell’aurea moneta: 2990 euro alla fonte.

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La sezione della predella di base della Pala Baglioni raffigurante la Carità (source: web)