L’ITALIA CONCLUDE IL 2017 NUMISMATICO
CON LA DOPPIA DIVISIONALE DIECI PEZZI 

(di Antonio Castellani) | Un novembre davvero scoppiettante, quello vissuto dalla Zecca italiana. A Veronafil, infatti, centinaia di collezionisti hanno preso letteralmente d’assalto lo stand dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato per accaparrarsi due delle emissioni più originali di quest’anno: la 5 euro bimetallica per Totò e, soprattutto, l’inattesa 5 euro in argento dedicata ai sessant’anni della Fiat 500. E se, nella giornata di sabato, della moneta per il principe della risata non rimanevano che pochissimi esemplari, la coniazione dedicata alla 500 era già sold out poche ore dopo l’apertura del venerdì mattina.

Il folder della divisionale 10 pezzi d’Italia in versione fior di conio (source: IPZS)


Buona anche l’accoglienza riservata alle due versioni della serie divisionale dieci pezzi emesse il 16 novembre e che concludono il programma numismatico italiano del 2017. Il folder fior di conio contiene, oltre agli otto euro spiccioli “ordinari”, anche i 2 euro per il 400° del completamento della Basilica di San Marco e Venezia e la 5 euro per i sessant’anni dei Trattati di Roma, è stato realizzato in 10.000 esemplari e commercializzato a 54,00 euro; la versione proof, invece, propone le stesse dieci monete in versione scintillante e in un elegante cofanetto, è disponibile sul mercato in 3000 esemplari ed ha un costo alla fonte di 120,00 euro.

La 5 euro per i Trattati di Roma che impreziosisce le serie annuali per numismatici emesse il 16 novembre scorso (source: IPZS)


Solenne e moderna al tempo stesso la moneta che fa memoria di quel 25 marzo 1957 quando, in Campidoglio, si riunirono i rappresentanti di Italia, Francia, Germania, Belgio, Olanda e Lussemburgo per dar vita al primo embrione di quella che sarebbe diventata poi la Comunità Economica Europea e, infine, l’Unione Europea nella quale oggi viviamo.

Solo tremila astucci per la prestigiosa divisionale dieci pezzi in finitura fondo specchio 2017 (source: IPZS)


Autrice della 5 euro è Maria Carmela Colaneri che ha collocato al dritto, in primo piano, un particolare del volto della “Venere Capitolina” custodita ai Musei Capitolini di Roma; sullo sfondo, la mappa dell’Europa da cui si dipartono sei fasce direzionali ad indicare i sei Paesi fondatori; disposta sui due lati di un quadrato, simbolo grafico di Roma, REPUBBLICA ITALIANA; in basso, il nome dell’autore COLANERI. Al rovescio, l’autrice riprende invece elementi grafici della celebre pavimentazione della piazza disegnata da Michelangelo, con tre fasce a rappresentare il Parlamento Europeo; sullo sfondo 60 con le dodici stelle dell’Unione Europea e il valore EURO 5; nel campo di destra, R; nel campo di sinistra, 1957-2017, rispettivamente anno in cui vennero firmati i Trattati di Roma e anno di emissione della moneta; a lato, parte in verticale e parte in orizzontale, la scritta TRATTATI DI ROMA.