PAROLE E MONETE: QUEL DUCA BAMBINO
BISOGNOSO DI ANGELICA PROTEZIONE

(di Roberto Ganganelli) | “Mostrami le tue strade, Signore” – in latino VIAS TVAS DOMINE DEMONSTRA MIHI, variamente abbreviato – si legge nei Salmi (24, 4) come su una rara moneta mantovana del periodo 1540-1550, un testone leggero in argento di grande fascino e bellezza a nome di Francesco III Gonzaga, secondo duca della città lombarda e secondo marchese del Monferrato. Figlio di Federico II e di Margherita Paleologa, Francesco aveva appena sette anni quando, alla morte del padre, venne acclamato duca di Mantova. In attesa della maggiore età, il governo fu retto dalla madre Margherita Paleologa e dagli zii Ercole e Ferrante, suoi tutori. L’imperatore Carlo V concesse l’investitura il 28 giugno 1543. Nella stessa occasione furono concordate le nozze del giovanissimo duca con la nipote dell’imperatore, Caterina d’Asburgo, figlia di Ferdinando che si svolsero il 22 ottobre 1549, al compimento dei sedici anni. Purtroppo la vita coniugale fu di breve durata: un paio di mesi dopo l’arrivo a Mantova di Caterina, durante una battuta di caccia FRancesco cadde nelle acque del lago, ammalandosi di polmonite e di li a poco morì. La successione ducale passò a Guglielmo, fratello minore di Francesco, ancora sotto la tutela della madre e degli zii.

Francesco III Gonzaga, l’arcangelo e Tobia su questo rarissimo testone mantovano (source: NAC Numismatica Ars Classica)


Sul dritto della moneta è ritratto il duca bambino, il cui futuro sarebbe stato così breve e tormentato; al rovescio – all’interno della legenda latina – la scena biblica in cui l’arcangelo Raffaele indica la via a Tobia che tiene un pesce in mano. Chiara l’allusione alla reggenza (di nome) della madre Margherita e degli zii (di fatto) cardinale Ercole e don Ferrante, che assicurava allo Stato e al piccolo ed inesperto duca, un indirizzo politico. Le stesse impronta e legenda furono poi riprese dal fratello Guglielmo, quando salì al trono in seguito alla morte di Francesco,.

La legenda ricorda un episodio biblico che ha come protagonista il piccolo Tobia guidato dall’arcangelo Raffaele, che lungo la strada aiutò il giovane a superare molte insidie e a catturare un grosso pesce emerso dal Tigri, con il fiele del quale Tobia restituì la vista al vecchio padre cieco.