EDOARDO VIII: QUANDO AMORE E’ SINONIMO DI RARITA’

(di Roberto Ganganelli) | Edoardo VIII salì al trono di Gran Bretagna il 20 gennaio 1936 alla morte di suo padre, Giorgio V e alla fine dello stesso anno, l’11 dicembre, abdicò per sposare la donna che amava, l’ereditiera americana – peraltro divorziata – Wallis Simpson. Edoardo sarebbe stato incoronato ufficialmente nel maggio 1937 e, in ragione di ciò, una serie di monete specimen era stata preparata per essere emessa ufficialmente. Alla notizia dell’abdicazione, tuttavia, la Royal Mint non poté fare altro che distruggere gli oltre duecento conii per monete e medaglie già predisposti. Al terremoto ai vertici della monarchia britannica, che ebbe in Giorgio VI – padre della regina Elisabetta – il suo “stabilizzatore” sopravvissero solo poche serie di prova conservate dalla zecca e di estrema rarità risultano gli esemplari di monete finite in mani private. Tra queste figura la sovrana messa all’asta da Baldwin’s lo scorso maggio e che, in perfetta conservazione e nota in due soli esemplari in mani private (esclusi quelli facenti parte dei set di prova), da una stima di 250.000 Gbp ha spuntato un prezzo finale di 430.000 sterline che, considerato anche il 20% di diritti, porta all’astronomica cifra di 630.000 euro circa. Da notare come la moneta, oltre alla rarità, abbia dalla sua una caratteristica particolare; è prassi, infatti, che ogni nuovo re d’Inghilterra si faccia ritrarre in moneta con il profilo opposto al predecessore. Anticonformista anche in questo, preferendo il proprio profilo sinistro, Edoardo VIII volle farsi effigiare con lo stesso orientamento del padre. Quindi, se le sue monete fossero effettivamente entrate in circolazione sarebbero anche state, in una certa misura, “iconoclaste”.

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La rarissima sterlina di Edoardo VIII del 1937 (Au, mm 22,05, g 7,99) (source: Baldwin’s Auction 88, 2014, lot 2079)