LA GIUSTIZIA E’ PREZIOSA COME L’ORO,
ANCHE PER LA ZECCA DI ISRAELE

(di Mathias Paoletti) | Nel 1992, esattamente un quarto di secolo fa, veniva inaugurata la sede della Corte suprema dello Stato di Israele, un imponente edificio i cui elementi architettonici simboleggiano i valori di giustizia e di diritto, e riflettono la ricca storia architettonica di Gerusalemme. Molti stili antichi ed elementi contrastanti si fondono nel grande palazzo: il “dentro” e il “fuori” dato dalla luce naturale dalle grandi finestre e dei lucernari, vecchi e nuovi stili architettonici, linee e cerchi. Le linee rappresentano la legge (nella Bibbia si legge “Sei giusto […] e le tue leggi sono dirette”, Salmi 119, 137) e le curve la continua ricerca della giustizia da parte degli uomini (“Mi conduci in cerca di giustizia”, Salmi 23, 3).

Veduta aerea della Corte suprema di Israele (source: web)


L’area centrale dell’edificio che porta alle aule giudiziarie, conosciuta come “il portico”, è costruita sotto forma di una piramide ispirata alla tomba di Zaccaria e al pilastro di Assalonne nella valle di Yehoshafat, ai piedi del Monte degli Ulivi di Gerusalemme. Attorno alla zona della piramide si trova una grande biblioteca, dove sono raccolte migliaia di volumi contenenti secoli di pensiero giuridico di molti paesi e culture.

La moneta appena emessa, un’oncia d’oro fino per i 25 anni di uno degli edifici simbolo della Gerusalemme moderna (source: ICMC)


Lo splendido edificio è stato donato da Dorothy de Rothschild e disegnato da Ram Karmi e dalla sorella Ada Karmi Melamede di Tel Aviv, a suo tempo vincitori della competizione architettonica. Il sito della Corte suprema, sede giudiziaria dello Stato di Israele, si trova vicino al Knesset, il complesso che ospita l’assemblea legislativa ed esecutiva del governo.

L’elegante astuccio in cui viene commercializzata la 20 shekel (source: ICMC)


Ai 25 anni della sede della Corte suprema ICMC – Israel Coins and Medals Corporation – ha appena dedicato una moneta bullion da un’oncia d’oro fino (gr 31,1) e del valore nominale di 20 nuovi shekel (mm 32, 3600 esemplari coniati) i cui bozzetti sono opera di Meir Esher e Zvika Roitman.