ARGENTI DAL VATICANO PER LA PACE
E PER LA GIORNATA DEL MALATO 

(di Antonio Castellani) | Cinquemila e cinquecento esemplari: questa la tiratura prevista per ciascuna delle due nuove monete proof in argento che l’Ufficio Filatelico Numismatico del Vaticano mette a disposizione dei collezionisti a partire dal 5 ottobre. Si tratta delle consuete pezzature da 5 e 10 euro che quest’anno sono dedicate rispettivamente – come già altre volte in passato – alla Giornata mondiale della Pace (di cui si è celebrata la cinquantesima edizione) e alla Giornata mondiale del malato (giunta invece, nel 2017, alla  sua venticinquesima edizione). Due appuntamenti ormai tradizionali, dunque, nell’ambito dell’anno pastorale e ai quali il pontefice riserva particolare attenzione rivolgendo ai fedeli di tutto il mondo – e, in fondo, all’umanità intera – messaggi di grande importanza.

Gesù, nell’orto degli ulivi, ferma Pietro che brandisce la spada contro il servo del sommo sacerdote (source: UFN SCV)


“Di fronte all’ingiustizia e alla violenza – si legge nella nota pubblicata dall’UFN a presentazione della moneta da 5 euro – la tentazione umana è sempre quella di rispondere con la medesima moneta: è quello che succede anche a Pietro nella fatidica notte della cattura di Gesù presso l’orto degli ulivi. Ma l’‘occhio per occhio’ è un concetto che il Cristo ribalta col più disarmante ‘porgi l’altra guancia’, persino quando la sua stessa vita si trova in pericolo! Colpisce molto l’esortazione di Gesù quando Pietro, nel tentativo di contrastare la sua cattura, impugna la spada e taglia l’orecchio di Malco, uno dei servi del sommo sacerdote: ‘Rimetti la tua spada al suo posto, perché tutti quelli che prendono la spada, di spada moriranno’”. Parole quanto mai attuali, specie alla luce sia degli episodi di violenza privata che degli attentati terroristici e dei conflitti che, purtroppo, si vivono in ogni angolo della Terra.

Dritto della moneta avente il profilo della cupola di San Pietro. Sotto, lo stemma di papa Francesco (source: UFN SCV)


L’episodio evangelico viene così reinterpretato da Chiara Principe in una composizione nella quale, al centro, vi è proprio l’apostolo Pietro colto nel momento dell’impulso che lo porterebbe alla violenza sul servo del sommo sacerdote. Ma alle sue spalle giunge il Messia che, fraternamente, gli cinge la spalla allontanando da lui il desiderio di colpire, per sostituirlo al sentimento del perdono proprio del messaggio cristiano. Rami d’alloro circondano questa moderna ed elegante composizione che si abbina con un dritto composto dallo stemma di papa Bergoglio – in questo caso, completo dal punto di vista araldico – inscritto nel profilo della Basilica di San Pietro; il tutto, circondato da iscrizioni che riportano il nome del pontefice e l’anno.

La 5 euro (al consueto titolo di 925 millesimi, gr 18 per mm 32) porta inciso sul taglio il motto MISERANDO ATQUE ELIGENDO e la data MMXVII separate da una piccola croce; commercializzata alla fonte a 58,00 euro, è stata battuta da IPZS su conii incisi da Claudia Momoni.

La Beata Vergine e lo Spirito Santo liberano l’uomo dal mostro della malattia e della sofferenza (source: UFN SCV)


I 10 euro in argento (925 millesimi, gr 22 per mm 34) è invece dedicata al tema della malattia, alle fasi della vita in cui le condizioni di salute pongono l’essere umano di fronte alla fragilità, allo smarrimento, alla sofferenza. Non a caso Nella moneta da 10 euro in argento l’artista Daniela Longo raffigura sul rovescio della moneta un uomo stretto nella morso di un mostro: la malattia, per l’appunto. La Madonna di Lourdes – che riconosciamo dal Rosario e dalle rose sui piedi – e la colomba dello Spirito Santo che sovrasta la scena simboleggiano la presenza di Dio. L’uomo, dunque, non è mai solo di fronte alle difficoltà, il Signore lo sostiene e lo invita a fare delle proprie esperienze di vita, anche di quelle negative, una testimonianza di Fede.

Il dritto della moneta da 10 euro in emissione il 5 ottobre, con emblema semplificato di papa Bergoglio (source: UFN SCV)


Sicura ed armoniosa, anche in questo caso, la modellazione del soggetto che si abbina alla simbologia araldica di papa Francesco nella nuova forma priva dello scudo: le chiavi decussate, la tiara vescovile, il sole raggiante con inciso IHS e il nastro del motto papale acquistano così nuova leggerezza e maggiore modernità. Il taglio, identico alla 5 euro, riporta motto papale e data in incuso; la moneta è stata realizzata da IPZS su conii opera dell’artista Silvia Petrassi e viene proposta al pubblico a 69,00 euro.