EMESSI IL 18 SETTEMBRE ANCHE I 5 EURO
DEDICATI A FRANCESCO DE SANCTIS 

(di Antonio Castellani) | La “grande infornata” di nuove coniazioni celebrative della Repubblica Italiana, arrivata il 18 settembre, si completa – dopo i 5 euro bimetallici per Totò e le due commemorative serie “Italia delle arti” dedicate al Trentino Alto Adige e alla Basilicata, con una quarta moneta. Si tratta dei 5 euro in argento proof (925 millesimi, mm 32 per g 18, tiratura 3000 pezzi) che rendono omaggio a Francesco De Sanctis, nato a Morra Irpina duecento anni fa e scomparso a Napoli nel 1883.

Filosofo, scrittore e uomo politico, De Sanctis è stato tra i maggiori storici della letteratura italiana del XIX secolo e massimo esponente della critica romantica. La sua “Storia della letteratura italiana”, scritta tra il 1870 e il 1871, racchiude i principi fondamentali dell’estetica moderna ed è considerata un capolavoro della storiografia letteraria, non solo nel nostro Paese.

Francesco De Sanctis visto dall’artista Annalisa Masini (source: IPZS)


La moneta, modellata dall’artista Annalisa Masini, al dritto ritrae De Sanctis e si ispira ad un’opera di Francesco Saverio Altamura, realizzata nel 1890 e oggi custodita al Museo San Martino di Napoli; nel giro, la scritta REPUBBLICA ITALIANA; alla base del ritratto, il nome dell’autrice A. MASINI e, in basso, la stilizzazione di una piccola fronda di alloro, fin dalla classicità simbolo di sapienza. Un ritratto intenso, reso con sapienza in fase di bozzetto come di incisione e che ben figura nella galleria numismatica degli illustri italiani che la Zecca porta avanti, ormai, da decenni e che annovera nomi come Dante e Michelangelo, Rossini e Vivaldi, accanto a glorie più recenti come è il caso di Enzo Ferrari.

Al rovescio l’allegoria della Letteratura italiana (source: IPZS)


Il rovescio presenta invece un’armonica allegoria della Letteratura che prende vita dal calamaio, simbolo della scrittura, con alcuni titoli delle opere del De Sanctis incisi sui capelli; nel giro, FRANCESCO DE SANCTIS; nel campo di sinistra il segno di zecca R; nel campo di destra il valore 5 EURO e in basso le date 1817 e 2017, rispettivamente anno di nascita del De Sanctis e anno di emissione della moneta; alla base, è ripetuto l’elemento di alloro presente anche al dritto.

Lo sguardo della donna che incarna le belle lettere appare, almeno dalle foto, un tantino troppo solenne al punto da sembrare accigliato: che la Letteratura italiana nutra qualche perplessità sui cambiamenti – non proprio positivi – che l’era digitale e i media elettronici stanno portando alla nostra splendida lingua?