VIDEONEWS: NELL’ORO E NELL’ARGENTO,
RINASCE IL TALLERO DEL LEONE 

(di Antonio Castellani) | La Royal Dutch Mint ha svelato due nuove monete da un’oncia, in oro e in argento, che si ispirano ad una delle monete commerciali più note e apprezzate al mondo del XVI secolo, il “Leeuwendaalder” o tallero del leone che venne coniato da varie zecche dei Paesi Bassi a partire dal 1575 come mezzo per favorire il commercio tra i rispettivi porti commerciali e con gli avamposti coloniali dell’Asia, delle Americhe e dell’Africa. Monete, i talleri del leone, nati avendo base di una moneta ancora più popolare e conosciuta, il “Joachimsthaler” di Boemia coniato a partire dal 1519. Imitato o addirittura contraffatto anche da numerose zecche italiane – fra le altre Mantova, Genova, Messerano, Mirandola, Massa di Lunigiana, Correggio – nel corso del XVII secolo il “Leeuwendaalder” divenne famoso a livello mondiale e soppiantato solo dall’altrettanto famoso tallero di Maria Teresa d’Austria, prodotto a partire dal 1751. Nonostante l’avvento di questo nuovo nominale, i talleri del leone continuarono ad avere corso e ad essere accettati ancora per decenni in varie regioni del Levante.

Un esemplare originale di tallero del leone coniato a Utrecht nel 1617 (source: H.D. Rauch)


Queste prime riedizioni moderne del tallero del leone, ideate e prodotte dalla Royal Dutch Mint, si basano sul tallero originariamente emesso a Utrecht nel 1617 e segnano dunque il 400° anniversario di questa particolare emissione provinciale. Sul dritto è raffigurato un cavaliere in piedi. Davanti alle sue gambe poggia uno scudo con un leone rampante. Entro due cerchi di perline, lungo il bordo vi è la legenda MO. ARG. PRO. CONFOE. BELG., abbreviazione di MONETA ARGENTEA PROVINCIARUM CONFOEDERATUM BELGICARUM, ovvero “Il denaro d’argento della Provincia dei Paesi Bassi” seguito dalle lettere TRA che indicano Utrecht. Il rovescio, come sulla tipologia di quattro secoli fa, mostra lo stesso leone araldico in una dimensione più grande con, fra le zampe, i moderni segni di zecca; due cerchi di perline attorno al bordo racchiudono una legenda: in questo caso la data di emissione 2017 e il motto delle Province Unite, CONFIDENS. DNO. NON. MOVETVR, o “Chi confida nel Signore resta tranquillo”.

La riedizione proof con data 2017 realizzata dai Paesi Bassi (source: Royal Dutch Mint)


Per quanto riguarda le tirature, è stato reso noto che sono appena 100 i talleri 2017 che i Paesi Bassi hanno coniato in oro 999 millesimi, al peso di 31,1 grammi e con diametro di 38,7 millimetri; dieci esemplari ulteriori sono stati realizzati in versione piedfort con doppio peso. Della versione in argento, invece, sono stati immessi sul mercato 5000 pezzi più 200 piedfort. La Royal Dutch Mint ha anche pubblicato, sulla creazione di questa moneta proof dalle antiche origini, un video che potete visualizzare qui sotto.