DUE EURO SAMMARINESI PER GIOTTO:
DOPO IL BOZZETTO, ECCO LE IMMAGINI 

(di Mathias Paoletti) | Proprio pochi giorni fa vi avevamo anticipato il bozzetto della nuova moneta celebrativa da 2 euro che la Repubblica di San Marino, attraverso l’Ufficio Filatelico Numismatico, ha in programma di emettere il prossimo 30 marzo. A stretto giro, siamo adesso in grado di farvi ammirare in tutta la sua bellezza la moneta finita, opera di Luciana De Simoni per commemorare il 750° anniversario della nascita del grande artista e architetto Giotto di Bondone.

Appare davvero ben riuscita la 2 euro per Giotto che San Marino emetterà il 30 marzo prossimo (source: UFN RSM)


“Allievo di Cimabue – spiega l’UFN nel comunicato stampa diramato a corredo dell’emissione -, Giotto è annoverato tra i più grandi pittori italiani, iniziatore di uno stile nuovo dell’arte figurativa italiana e modello per gli artisti rinascimentali. Gli affreschi della Basilica di Assisi raffiguranti le Storie di San Francesco, la Croce di Santa Maria Novella a Firenze, gli affreschi della Cappella degli Scrovegni a Padova e quelli della Basilica di Santa Croce a Firenze sono tra le sue opere più note. Fu anche un celebre architetto: nominato capomastro dell’Opera del Duomo di Firenze, Giotto ne realizzò il campanile, che da lui prese il nome”.

Ecco gli astucci contenitori nei quali l’UFN sammarinese distribuirà il blister della nuova 2 euro commemorativa (source: UFN RSM)


Campanile che appare mirabilmente modellato, nella sua slanciata architettura e nel gioco di pieni e vuoti dato dalle colonne, dai fregi e dalle finestrature, come elemento centrale a dividere la parte sinistra, che riporta in verticale le iscrizioni GIOTTO 1267 2017 e SAN MARINO, dalla parte destra che ospita, invece, un espressivo ed elegante ritratto del pittore con il segno di zecca R e le iniziali LDS dell’autrice. E’ confermato che la moneta sarà commercializzata in 70.500 esemplari, confezionati in blister e in un elegante cofanetto; il prezzo alla fonte è fissato in 16,00 euro, ai quali i clienti italiani sono tenuti ad aggiungere, come al solito, l’Iva vigente.