DOPO LA “SEMEUSE”, L’ERCOLE E IL GALLETTO,
LA FRANCIA STRIZZA L’OCCHIO A MARIANNE 

(a cura della redazione) | Nel 2008, la Monnaie de Paris ha iniziato un programma numismatico per ricordare i simboli e le iconografie più note e ricorrenti nella monetazione repubblicana transalpina. Attraverso cicli triennali di emissione sono state, così, rinverdite le glorie della Seminatrice, dell’Ercole e del galletto, mentre il triennio 2017-2019 è appannaggio dell’immagine femminile forse più celebre ed amata in Francia, MarianneRappresentazione allegorica della stessa Repubblica Francese, è tipicamente raffigurata come una giovane con cappello frigio e rappresenta la permanenza dei valori della Repubblica, ossia “Liberté, Égalité, Fraternité”. La prima raffigurazione di quella che successivamente verrà identificata con la Marianne è nel celebre quadro “La Libertà che guida il popolo” di Eugène Delacroix. Riprodotta fra l’altro nel logo della Repubblica, su monete e francobolli, in busti di marmo in tutti i Comuni francesi, è rappresentazione simbolica della madre patria coraggiosa, nutrice e protettrice, forte nella guerra e nella pace.

I 20 euro in argento dedicati a Marianne, simbolo della Libertà (source: Monnaie de Paris)


Nel tempo, Marianne – da anonima bellezza francese – ha assunto i tratti di Brigitte Bardot (1970), Michèle Morgan (1972), Mireille Mathieu (1978), Catherine Deneuve (1985), Inès de la Fressange (1989), Laetitia Casta (2000) e Sophie Marceau (2012). In forma allegorica e moderna, è presente anche sugli euro spiccioli di Francia da 1, 2 e 5 euro cent.

Il taglio da 100 euro in argento emesso a fine gennaio (source: Monnaie de Paris)


La nuova Marianne numismatica, appena messa sul mercato, è opera di Joaquin Jimenez in una versione che combina modernità e citazioni dai riferimenti classici, con l’aggiunta di elementi – come la coccarda e gli uccelli in volo – che danno un look decisamente contemporaneo al bozzetto dei dritti sui quali, per il 2017, campeggia il riferimento alla “Liberté”. I rovesci, invece, sono quelli classici della serie, con composizione geometrica di esagoni con, all’interno, il nome del paese, la data e il valore, il tutto tra due rami d’alloro e di quercia. “I due rami, posti a sinistra – fanno sapere dalla Monnaie – composti con la parola EURO in orizzontale – richiamano il s

Verrà venduta al facciale, 1000 euro, anche questa bella versione in oro (source: Monnaie de Paris)


Cinque i nominali coniati dalla Monnaie: dai 20 euro e 100 euro in argento ai 250, 1000 e 5000 euro in oro. Tutti commercializzati al valore facciale, tranne la versione speciale proof dei 20 euro che, in costa 45,00 euro alla fonte. Tutte le monete – tranne i due massimi tagli in oro da 1000 e 5000 euro – sono state emesse il 24 gennaio. Le restanti vedranno la luce, invece, il prossimo 30 maggio.