4-8 DICEMBRE 2017 | LA SETTIMANA DELL’ORO | SPONSORED BY BMP

(articolo sponsorizzato da Bolaffi Metalli Preziosi) | Da circa un mese le quotazioni del metallo prezioso tendono al ribasso e la prima settimana di dicembre non ha purtroppo fatto eccezione, dal momento che l’oro ha lasciato sul terreno circa un punto percentuale in una settimana in cui a sedute in rosso si sono alternate giornate di calma piatta ed una sola tornata, quella di martedì 5 dicembre, il frazionario territorio positivo. Per visualizzare il grafico interattivo e dinamico delle quotazioni clicca qui; per iscriverti gratuitamente alla newsletter di Bolaffi Metalli Preziosi e ricevere aggiornamenti sul mondo dell’oro visita il sito (clicca qui).

Sintesi della settimana | Il prezzo del grammo di metallo prezioso in euro si è contratto, dal fixing del 1° dicembre a quello dell’8, passando da 34,57 a 34,20 euro, pari ad un -1,08%. Da segnalare due giornate, quelle di lunedì 4 e venerdì 8, all’insegna della pressoché totale stasi sul mercato del metallo prezioso; giornate peggiori, invece, quelle di martedì 5 e giovedì 7.

Sintesi del mese | Piuttosto pesante il bilancio degli ultimi trenta giorni di contrattazioni, con una perdita che sfiora i quattro punti percentuali (per l’esattezza, -3,92%) e che si traduce in -1,40 euro sul prezzo del grammo di metallo prezioso. Come evidenzia il grafico, i tentativi di recupero sono stati sempre parziali e insufficienti a contrastare la tendenza al ribasso di questo periodo

Sintesi dell’anno | Appena più lieve (-3,44%, pari a -1,22 euro per grammo) appare la contrazione tra l’8 dicembre 2017 e la stessa data del 2018: un  periodo, come mette in evidenza il grafico, caratterizzato da una prima fase che ha portato l’oro a sfondare la soglia dei 1.200 euro per oncia e da un successivo ripiegamento  su quota 1.100 euro per oncia. Un altro livello di supporto che, a quanto pare, al momento ha subito una rottura al ribasso. Per quanto riguarda l’anno solare 2018, infine, all’8 dicembre il metallo prezioso sconta un -3,58% rispetto alla prima seduta di gennaio.