1-5 GIUGNO 2015 | LA SETTIMANA DELL’ORO

exclamation-button(articolo sponsorizzato da Bolaffi Metalli Preziosi) | E’ stata una settimana all’insegna del ribasso, la prima del mese di giugno, per quanto riguarda la quotazione del metallo prezioso che pur avendo aperto in positivo nella giornata di lunedì 1 (rispetto al fixing del venerdì precedente) ha poi ripegato per inanellando tre sedute negative in sequenza, il cui risultato è stato solo in piccola parte recuperato nel corso della giornata di venerdì 5. Le quotazioni di riferimento riportate sono quelle relative al Fixing Bolaffi Metalli Preziosi. Per iscriverti alla newsletter di Bolaffi Metalli Preziosi e ricevere aggiornamenti sul mondo dell’oro visita il sito (clicca qui). Per visualizzare il grafico dinamico delle quotazioni dell’oro clicca qui.

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Sintesi della settimana | Con un fixing ad inizio periodo pari a 35,29 euro per grammo, a fronte dei 33,77 euro di chiusura, il metallo prezioso lascia sul terreno, nella prima settimana del mese di giugno, 1,52 euro al grammo che corrispondono, in percentuale, ad un -4,31% attestandosi a fine periodo sulla soglia dei 1.050,28 euro l’oncia.

Sintesi del mese | Anche nell’intervallo tra 5 maggio e 5 giugno il risultato è negativo, sebbene in modo meno marcato: nel periodo, infatti, il ridimensionamento percentuale è risultato pari al -2,37%; massimo e minimo relativi sono stati entrambi toccati nella settimana appena trascorsa, rispettivamente a 1.097,63 e 1.042,14 euro per oncia (ossia, 33,51 e 35,29 euro al grammo). Di fatto, una progressiva fase di risalita durata circa tre settimane è stata vanificata dalle ultime sedute, come evidenziato nella “Sintesi della settimana”.

Sintesi dell’anno | Nell’anno tra il 5 giugno 2014 e lo stesso giorno del 2015, in ogni caso, la performance del grammo d’oro rimane ampiamente in territorio positivo con un apprezzamento assoluto di 4,11 euro corrispondente in percentuale ad un apprezzabile +13,87%. Da notare come, da metà gennaio, il metallo prezioso non sia più sceso sotto la soglia dei 1.050 euro per oncia, pur non essendo riuscito – nel medesimo periodo – a consolidare una quotazione superiore oscillando periodicamente di circa 3 euro per grammo e sfiorando in un solo caso – il 23 gennaio – quota 1.150 euro.