SAN MARINO E VATICANO, I 2 EURO “DEI PICCOLI” PIACCIONO DI PIU’

documents-button(dal nostro inviato Robrto Ganganelli) | Il mercato delle monete commemorative da 2 euro emesse dai paesi dell’Eurozona si è confermato a Berlino come uno dei settori più floridi del collezionismo a livello continentale: a dimostrazione, bastava dare un’occhiata alla folla che si è accalcata per ore in modo da poter ottenere al facciale le due monete tedesche per l’Assia e per i 25 anni della riunificazione delle due Germanie (pur comunissimi, in quanto coniati in decine di milioni di esemplari) e dal successo ottenuto dalla Monnaie de Paris che, nel proprio stand, aveva installato un distributore automatico grazie al quale, senza sovrapprezzo, si potevano acquisire i 2 euro francesi, fior di conio, emessi per i 70 anni dalla fine della II Guerra Mondiale. Ebbene, i cugini d’Oltralpe – come ci ha confermato Muriel Penicaud, della Monnaie de Paris – nel corso dei tre giorni della World Money Fair hanno distribuito ben 28 mila esemplari della bimetallica, per un controvalore di 56 mila euro.

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Folla di collezionisti alla World Money Fair per i 2 euro di Germania appena emessi (source: author)

Sul fronte dei “piccoli”, ossia dei paesi le cui tirature sono sempre caratterizzate da cifre contenute, stante la latitanza di Andorra (che forse emetterà in primavera la sua prima bimetallica celebrativa) e del Principato di Monaco, a fare la parte del leone sono state, come avviene anche nel nostro paese, le 2 euro di San Marino e del Vaticano. E se per quanto riguarda le emissioni di Oltretevere il fatto non stupisce più di tanto, fa piacere il rinnovato interesse anche per le bimetalliche del Titano. I due Stati dell’area italiana, stando a quanto visto a Berlino in termini di richieste e di prezzi, sono infatti oggetto – da anni ormai – di una costante rivalutazione, al punto da trasformare anche in “oggetti di investimento” (nel loro piccolo) queste monete il cui prezzo di emissione è alla portata della maggior parte dei collezionisti. E se per il Vaticano è stato anche un certo “effetto Francesco” a far lievitare le richieste, il Titano sembra vivere una seconda giovinezza a motivo non solo del livello artistico delle proprie monete da 2 euro, ma anche delle accattivanti confezioni che le racchiudono. Vedremo cosa succederà con le emissioni 2015: San Marino prevede infatti sia una 2 euro “dantesca” che una per i 25 anni della riunificazione tedesca, entrambe in fior di conio, mentre l’Ufficio Filatelico Numismatico del Vaticano, pur limitandosi come sempre ad una sola emissione (quest’anno per il Sinodo straordinario sul tema della famiglia) ha in carniere una doppia versione, classica e – per la prima volta in assoluto – in finitura fondo specchio.

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Lo stand numismatico del Vaticano a Berlino (source: author)