ESPOSTO A SANREMO IL GRUZZOLO DI SANTA TECLA

documents-button(a cura della redazione) | Si è inaugurata giovedì 31 luglio, al Museo Civico di Sanremo, Palazzo Borea d’Olmo, la mostra dal titolo “Monete nella rivoluzione. Un eccezionale tesoretto di monete del ‘600 e del ‘700 sepolto a Sanremo durante la rivoluzione del 1753”, a cura della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Liguria e del Servizio Museo del Comune di Sanremo. L’esposizione temporanea – che rimarrà aperta fino al 31 dicembre 2014 – ha per protagoniste un centinaio di monete datate dal tardo XVI alla metà del XVIII secolo, frutto di una straordinaria scoperta avvenuta durante lo scavo diretto nel 2005 dalla Soprintendenza archeologica nell’area di Pian di Nave presso il Forte di Santa Tecla a Sanremo, dove sorgeva il quartiere della Marina in gran parte distrutto dai Genovesi dopo il fallimento della rivoluzione del 1753 per far posto all’edificazione del complesso del Forte di Santa Tecla; lo scavo archeologico di una delle case confiscate e demolite dalla Repubblica di Genova ha permesso di scoprire il “gruzzolo” di un centinaio di monete che erano state riposte in un sacchetto, divise ordinatamente per pile e nascoste in una buca scavata nella sabbia all’interno del vano occupato dalla fornace dopo il suo abbandono. Poiché la moneta più recente si data intorno al 1750 appare del tutto verosimile che l’occultamento del piccolo tesoro sia avvenuto durante i giorni convulsi della rivoluzione del 1753 e che il legittimo proprietario, forse un commerciante, non sia più stato in grado di recuperare il gruzzolo o perché direttamente coinvolto nei moti o forse più banalmente a causa della confisca e la demolizione della casa da parte delle truppe genovesi subito dopo il fallimento dell’insurrezione.

019-1La zona del rinvenimento del gruzzolo monetale, il Forte di Santa Tecla (source: web)

Il paziente restauro, condotto dai restauratori della Soprintendenza, e lo studio numismatico specialistico di tutte le monete, molte delle quali in argento e quindi in ottimo stato di conservazione, hanno consentito la loro puntuale identificazione ed attribuzione alle zecche sia dei grandi Stati nazionali europei (Regni di Spagna, Francia e Portogallo) ma anche dei piccoli Stati italiani preunitari, come Granducato di Toscana, Ducato di Lorena, Ducato di Milano, Repubblica di Venezia, Regno di Sardegna, Ducato di Savoia, Regno Pontificio, Pesaro, con presenze anche di monete del Principato di Monaco e persino della Repubblica di Berna in Svizzera. Forse non è del tutto casuale, visti i rapporti – piuttosto tesi – tra Sanremo e la Superba, che non sia documentata neppure una moneta genovese! L’esposizione è di grande interesse numismatico e storico, in quanto rappresenta un contesto unico per tutto il Ponente ligure e testimonia degli importanti ed intensi traffici commerciali intrattenuti da Sanremo e dal suo porto nel Settecentesco con tutto il Mediterraneo. La mostra è completata da un ampio apparato iconografico e documentario sugli scavi da cui provengono le monete con un approfondimento sui sovrani rappresentati e con una presentazione di documenti d’archivio, carte geografiche, dipinti d’epoca e volumi coevi sulla diatriba fra l’antica Comunità di San Remo e la Repubblica di Genova. La mostra è aperta da martedì a sabato ore 9.00-19.00 (orario continuato); per informazioni: tel. 0184.531942.